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Auto o barca? La soluzione è l'Amphicar
di Rosita Evangelista
Siete in cerca di un’esperienza fuori del comune? Al Disney Springs di Orlando potete farvi un giro in macchina anche sul lago. Niente di particolare? No, forse non siamo stati chiari il giro in auto è proprio sull’acqua.
Per una cifra che supera abbondantemente i cento dollari, infatti, si può prenotare al Boathouse Restaurant un tour di circa 25 minuti del Lake Buena Vista a bordo di una Amphicar, un mezzo anfibio che è stato prodotto in Germania tra il 1961 ed il 1968. Progetta, dall’ingegnere Hans Trippel presso la Deutschen Waggon und Maschinenfabrik di Wittenau, la produzione della terminò nel 1968: il costo era troppo elevato per un’ampia diffusione. Ne sono comunque rimaste al mondo molti esemplari che i collezionisti si contendono a colpi di migliaia di euro.
Alcune delle Amphicar perfettamente funzionanti sono state acquistate proprio dalla Disney e dalla Boathouse che permettono a tre adulti o a due adulti e due bambini di viaggiare per terra e per acqua sullo stesso mezzo pilotato da personale esperto. Ispirati proprio da quanto fatto dalla casa di Mickey Mouse, esperimenti simili sono stati fatti in alle parti del mondo, Italia compresa.
Al link che segue potete vedere il nostro short-movie sulle auto acquatiche. Buona visione!
©️immediateboarding Photo credit:immediateboarding
Eating in America: Grilled Cheese Sandwiches
di Stefano Bartoli
Un piatto che risale alla Grande Depressione, quel periodo che si sviluppò soprattutto negli anni Trenta, subito dopo la crisi del 1929. Avvicinandoci ad nuovo viaggio negli Stati Uniti, continuiamo la rassegna di quei piatti che, nella loro versione originale, si possono assaggiare solo al di là dell’Atlantico. Ed oggi vi vogliamo parlare dei Grilled Cheese Sandwiches, un pasto gustoso e, almeno quando nacque, anche economico. La ricetta, comprese le sue varie versioni, si può trovare facilmente su Google, ma sostanzialmente si tratta di fette di pane imburrate e passate su una griglia o su una padella, su cui viene poi posto del formaggio, normalmente il Cheddar, ma anche molti altri tipi, ad esempio di capra o perfino mozzarella, con la possibilità di preporre dei veri e propri mix.
Il pane e il formaggio scaldati sono popolari in molte culture, ad esempio in Gran Bretagna, ma come si diceva, negli Usa la combinazione divenne popolare quando (siamo appunto a ridosso della crisi del 1929) i prezzi degli ingredienti calarono in modo piuttosto drastico. E per lo stesso motivo il piatto divenne ancora più popolare durante il secondo conflitto mondiale.
Oggi, un po’ in tutti gli Stati Uniti, i Grilled Cheese Sandwiches sono spesso serviti con una soup, normalmente al pomodoro, e possono costituire un intero pasto. Non solo, ma sono diventati protagonisti anche di famose scene di film, come la meticolosa preparazione che si può vedere in Chef, diretto ed interpretato da Jon Favreau.
(Photo by immediateboarding, ©️ immediateboarding)
Eating in America: New Orleans Beignets
di Stefano Bartoli
Una piccola pasta dolce, a volte tondeggiante, a volte quadrata o rettangolare, ma da un sapore delizioso. Continuando a parlare dei piatti tipici gustabili in loco, cosa che facciamo volentieri quando si avvicina un nuovo viaggio negli Usa, stavolta vi vogliamo parlare di una vera ed imperdibile golosità. Sì, perché pur conquistando la fama a partire da New Orleans ed in particolare dal Cafe Du Monde, presso il Riverwalk Marketplace, i bignè (dal francese beignet) sono semplicemente eccezionali e diffusissimi. Gustabili in almeno due versioni di base, cioè fritti o ripieni (la ricetta si può trovare facilmente su Google), si possono assaggiare in tante zone degli Stati Uniti: sono formati da una pasta di farina, uova, latte, zucchero, burro, liquore e lievito che viene divisa in piccole forme, successivamente fritte e spolverate di zucchero a velo.
In alcune zone dove si celebra questa festa sono un tipico dolce di carnevale ed in particolare fanno parte della cucina cajun, tipica appunto di New Orleans e degli Stati del sud.
Si ritiene che la ricetta sia stata portata nel corso del Settecento dalle suore dell'ordine delle Orsoline e sia divenuta comune intorno al 1800. Come si diceva, è un dolce molto amato, reperibile nelle caffetterie, cui ci si riferisce impropriamente come doughnuts, sebbene questo termine indichi nel resto degli stati anglofoni un altro tipo di dolce. Poiché la pasta è di gusto neutro, il bignè, quasi sempre servito con abbondante zucchero a velo, viene in alternativa farcito salato, ad esempio con salsa besciamella, crostacei, funghi o fondute di formaggio e servito come stuzzichino per buffet o aperitivi.
Se vi trovate in California, vi consigliamo almeno due location dove si possono acquistare di veramente buoni: al Farmers Market di Los Angeles ed al French Market di Disneyland dove, naturalmente, vengono serviti a forma di Mickey Mouse.
(L’immagine è tratta dallo short-movie di immediateboarding).
Eating in America: the Cobb Salad
di Stefano Bartoli
Continua la serie delle specialità gastronomiche che, avvicinandosi un nuovo viaggio negli Stati Uniti d’America, ci si appresta a gustare nella loro versione originale. Stavolta vi vogliamo parlare di un altro dei nostri piatti favoriti e legato strettamente al mondo del cinema e di Hollywood, ovvero la celeberrima Cobb Salad.
Sì, si tratta di un’insalata, ma non crediate che sia molto semplice da fare ed anche, vista la consistenza, da digerire. Ancora una volta per la ricetta originale vi rimandiamo a Google dove se ne possono trovare anche le numerose varianti, a cui si aggiunge naturalmente lo short-movie realizzato da immediateboarding, ma in estrema sintesi si parla di un mix di vari tipi di insalate verdi, pomodori, pancetta, petto di pollo lessato o grigliato, uova sode, avocado, una varietà particolare di aglio, formaggio Roquefort e un condimento a base di aceto di vino rosso.
Ma quelle che risultano veramente affascinanti sono le storie che stanno dietro a questa specialità, la cui origine più accreditata la fanno risalire al più famoso della catena dei ristoranti Hollywood Brown Derby, precisamente all’anno 1937.
Il nome deriva quindi dal proprietario del ristorante stesso, Robert Howard Cobb. La leggenda dice che quest’ultimo una sera non era riuscito a mangiare niente fino a oltre la mezzanotte e il suo chef, Paul J. Posti, mescolò tutti gli avanzi che riuscì a trovare in cucina. Un’altra versione ne attribuisce invece la paternità a Robert Kreis, executive chef dell’epoca, che l’avrebbe creata nel 1929, l’anno in cui fu aperta la location di Hollywood del Brown Derby, ristorante frequentatissimo dalle star e chiuso definitivamente nel 1980. Anche in questo caso, il nome fu ovviamente scelto in onore del proprietario.
(Photo by Chalmers Butterfield)
Eating in America: the Clam Chowder
di Stefano Bartoli
Quando si avvicina un viaggio negli Usa penso sempre ad alcuni piatti che nella versione originale si trovano soltanto lì. E se tra questi ne esiste uno che fa venire davvero l’acquolina in bocca è sicuramente la Clam Chowder, una zuppa (o soup, nella versione inglese) a base di vongole e patate. Pensate che ne esistono varie versioni, ma ad una in particolare non si può resistere e cioè la New England Clam Chowder o meglio ancora quella tipica di San Francisco che, invece che in un piatto, viene servita in un pane privato della midolla.
Che cos’è in sostanza? Non voglamo propinarvi la ricetta che si trova facilmente su Google, ma la sua storia è davvero singolare. In particolare, la sua origine deriva dai pescatori bretoni immigrati che erano soliti tenere per loro gli avanzi della pesca giornaliera, principalmente vongole (appunto clams) e li mischiavano con pochi ingredienti poveri, la cipolla, il sedano e la carota per insaporire il brodo e le patate. Col tempo la ricetta si è andata via via arricchendo e migliorando, aggiungendo la pancetta e la panna, ed è diventata così famosa che ora è venduta pure nei supermercati, nelle lattine ad esempio con il famosissimo marchio Campbell, quelle dell’etichetta disegnata da Andy Warhol.
Un ultimo consiglio. Se andate negli Usa e la volete provare. nella versione col pane, finitela di gustare grattando con il cucchiaio l’interno della crosta insaporito dalle vongole e da tutto il resto: una specie di “scarpetta” semplicemente deliziosa.
(Photo by Marlith)